Siamo agli inizi di maggio 2019, l’Atalanta era in corsa per un posto in Champions League e già in finale di Coppa Italia dopo aver battuto la corazzata Juventus. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport il calciatore Hateboer si lancia in un paragone importante con la quotatissima Ajax, club storico olandese con una bacheca ricca di successi nazionali ed europei. Questo paragone è davvero così azzardato?
E’ certo che il palmares dei lancieri non è paragonabile alla nostra Atalanta ma qualcosa che accomuna le due società c’è, hanno due dei vivai più produttivi d’Europa. Non abbiamo mai sentito di acquisti altisonanti, dei cosiddetti top player, eppure queste due realtà riescono stabilmente a mantenersi nella parte alta delle classifiche dei rispettivi campionati, nel caso olandese a vincerli.
Entrambi sono modelli frutto di organizzazione e programmazione a lungo termine e di uno sguardo lungimirante da parte di una dirigenza con spiccate competenze manageriali. Ho cercato di analizzare la realtà Atalanta sintetizzando i punti chiave che hanno contribuito alla crescita esponenziale del club. Sono 3 gli aspetti da cui far partire la nostra riflessione: settore giovanile, player trading (plusvalenza), infrastrutture.
SETTORE GIOVANILE
A partire da Mino Favini, figura storica del calcio giovanile italiano, l’Atalanta ha potuto sempre contare su un settore giovanile all’avanguardia. In molti si chiedono quali siano i segreti di un successo costante nel tempo e, a riguardo, il responsabile dei preparatori del settore giovanile Alberto Pasini spiega: “Semplicemente le armi principali di questa società sono quelle del lavoro, dell’organizzazione e del credere fortemente in quello che facciamo. Inoltre, mi sembra evidente anche solo entrando a Zingonia la qualità delle infrastrutture e delle attrezzature che ci vengono messe a disposizione, frutto della lungimiranza di chi sta investendo e continua ad investire su questo vivaio. Questo perché all’Atalanta, nonostante la Prima Squadra stia facendo cose incredibili, il Settore Giovanile viene ancora visto come la parte principale della propria attività, e questa è una cosa che per quanto ho potuto vedere da quando lavoro qui, continua ad aumentare nel tempo“. A certificare le parole di Pasini, la nota integrativa al bilancio consolidato del 31 dicembre 2018 esprime a chiare lettere come “i costi del vivaio rappresentano da sempre un importante investimento nella storia di Atalanta e gli obiettivi e i ritorni prospettici derivanti dalla gestione del progetto rappresentano a loro volta un rilevante ritorno in termini sia finanziari-economici sia di disponibilità di nuovi talenti da utilizzare nella propria attività della prima squadra.“
PLAYER TRADING
Le cosiddette plusvalenze, conosciute da tutti, hanno un ruolo fondamentale in un contesto che pone come core business la crescita di giovani talenti. Partendo dal lavoro di scouting i giovani giocatori vengono avviati all’attività di calciatore professionista, sia per alimentare la rosa della prima squadra sia per intraprendere strade in società di diverso profilo. Questa attività produce risvolti anche dal punto di vista economico-finanziario portando ricavi subito reinvestiti per la crescita e il mantenimento del club. Con riferimento alla nota integrativa al bilancio consolidato del 31 dicembre 2018 riportata in seguito, possiamo notare i ricavi dovuti a questi introiti per gli anni 2017/18.
INFRASTRUTTURE
Come ho già descritto in un articolo alla sezione impianti, le strutture sono importantissime per la crescita sportiva ed economica di un club. L’Atalanta, non da meno alle società top in Europa, ha completamente rinnovato le sue strutture partendo, non a caso, dal magnifico Centro Bortolotti casa del settore giovanile. Successivamente l’attenzione si è spostata sul vecchio Atleti azzurri d’Italia con un investimento di circa 35 milioni (oggi Gewiss Stadium) che è ancora in fase di trasformazione ma che assicurerà all’Atalanta quegli introiti da match day fino ad ora non pervenuti.
La strada per raggiungere il blasone internazionale dell’Ajax è ancora lunga ma il modello Atalanta si sta ritagliando un suo spazio anche a livello Europeo. Tutti i presupposti sono stati creati, spetta solo al campo consacrarla tra le grandi con la conquista dei primi trofei.