L’Italia, in questo inizio di europeo itinerante dà spettacolo e, nel nostro Stadio Olimpico, abbiamo sentito finalmente riecheggiare la spinta del pubblico delle grandi occasioni. In questo Europeo 2020 ritorna la spinta dei tifosi che rende sicuramente più emozionante lo spettacolo offerto, ma da ingegneri ci chiediamo…quanto incide sulle prestazioni? È ancora valido il cosiddetto fattore campo?
risponderemo a questa domanda rapportando i dati della prima stagione interamente giocata a porte chiuse (2020/21) con le altre 15 stagioni. partiremo dall’anno calcistico 2004/2005, quando cioè il campionato italiano di calcio è tornato ad essere composto da 20 squadre. Sono stati esclusi il torneo 2019/20, essendo un caso “ibrido” (solo 1/3 delle partite è stato giocato senza pubblico), lo scudetto 04/05 non assegnato e lo scudetto 05/06 assegnato all’Inter.
Nel primo anno a 20 squadre, la Juventus vincitrice del campionato risulta avere il miglior attacco e la miglior difesa, ed è anche la squadra che ha il miglior rendimento casalingo (ed anche la miglior difesa tra le mura amiche); viceversa, il Milan, classificatosi secondo (ed uscito sconfitto nell’incredibile finale di Istanbul), risulta avere il miglior rendimento fuori casa, e la miglior difesa esterna.
Le stesse squadre sono protagoniste l’anno successivo, con un’inversione di tendenza: la Juventus vince in pratica lo scudetto fuori casa (più punti, più gol fatti e meno gol subiti), mentre in casa le è superiore il Milan (18 vittorie su 19, e miglior attacco casalingo). La Juventus inoltre ha la miglior difesa (generale e casalinga), mentre il Milan risulta avere il miglior attacco; è la prima stagione in cui si supera la soglia dei 90 punti. Curiosamente i torinesi non vincono nessuno dei due scontri diretti.
La stagione post Mondiali 2006 è il primo della storia senza la Juventus, e ne approfitta l’Inter di Mancini, che migliora il record di 91 punti dell’anno precedente, arrivando a quota 97: i nerazzurri hanno il miglior attacco, e risultano essere leader in casa (più punti) ma soprattutto in trasferta (più punti, miglior attacco e miglior difesa); la Roma fa da sparring partner.
Continua il duello tra nerazzurri e giallorossi, questa volta molto più serrato e combattuto: l’Inter si aggiudica il titolo con miglior attacco e miglior difesa, miglior rendimento interno (più punti e più gol fatti), mentre in trasferta – seppur con miglior attacco e miglior difesa – la Roma le è superiore.
Primo duello post-Calciopoli tra Inter e Juventus, anche se lo scudetto degli ambrosiani non è mai in discussione: miglior attacco e miglior difesa, miglior rendimento casalingo e miglior rendimento esterno (anche per quanto riguarda gol fatti e subiti).
Giallorossi che vanno ancora più vicini al titolo rispetto a 2 anni prima, anche grazie ai 4 punti su 6 conquistati negli scontri diretti. Ma l’efficienza casalinga dell’Inter, unitamente al miglior attacco (generale, casa, trasferta) e la miglior difesa (generale e trasferta) fanno tutta la differenza del mondo; Roma che ha – inutilmente – la miglior performance in trasferta. Inter che riesce nel capolavoro del treble, battendo a Madrid in finale di Champions i tedeschi del Bayern Monaco.
Inizia una nuova decade, e dopo quasi 20 anni le 2 squadre di Milano ritornano ad occupare le prime 2 posizioni in classifica: a spuntarla è il Milan, grazie soprattutto ai 6 punti conquistati nel derby, alla miglior difesa (generale, interna ed esterna) ed al miglior rendimento esterno; i nerazzurri dell’Inter risultano avere il miglior attacco ed il miglior rendimento interno (più punti e miglior attacco).
Dopo 2 settimi posti consecutivi, comincia il regno della Juventus, che vince un campionato da imbattuta: miglior rendimento interno (punti e gol fatti) e miglior difesa (generale ed esterna, record di soli 8 gol presi lontano dallo Juventus Stadium) permettono ai bianconeri di tornare campioni d’Italia; al Milan il miglior attacco, miglior difesa interna e miglior attacco esterno.
Bis della Juventus, che vince senza troppi problemi la resistenza del Napoli: miglior rendimento esterno (punti e gol fatti) e miglior difesa (generale, casa, trasferta) permettono ai bianconeri di essere in testa dall’inizio alla fine; ai partenopei la magra consolazione di avere il miglior attacco, oltre ad avere il miglior rendimento casalingo (punti e gol fatti).
La Juventus sfonda quota 100 punti, stabilendo il record nei primi 5 campionati europei: miglior attacco, miglior difesa, miglior rendimento casalingo (record di 57 punti su 57 raccolti in casa, miglior attacco) e miglior rendimento fuori casa (più punti e meno gol subiti); Roma e Juventus si dividono la palma della miglior difesa interna.
Poker della Juventus, che non ha alcun tipo di problema a sbarazzarsi della concorrenza: anche in questo caso miglior rendimento interno ed esterno, miglior attacco e miglior difesa (generale, interna ed esterna); alla Roma solo le briciole. I bianconeri fanno double con la Coppa Italia, ma purtroppo non riescono nell’impresa a Berlino contro il Barcellona di Messi-Suarez-Neymar, in finale di Champions.
Dopo un inizio shock, la Juventus ricalca le orme del quinquennio d’oro (1930-1935), grazie ad una difesasolidissima (in casa addirittura record di soli 6 gol subiti), ed un miglior rendimento in trasferta (punti e gol subiti); il Napoli fa decisamente meglio in casa: all’allora San Paolo i partenopei riescono a fare più punti e più gol di tutti. Altra affermazione in Coppa Italia.
Sei volte Juventus: vinta la resistenza della Roma, grazie alla miglior difesa (totale, interna, esterna) ed al miglior rendimento interno; giallorossi con il miglior attacco interno. Bianconeri che mancano di nuovo l’appuntamento con la Champions League ed il treble: questa volta devono arrendersi allo strapotere del Real Madrid, a Cardiff; la BBC bianconera soccombe a quella blanca.
Si ripresenta il duello Juventus–Napoli, ma i bianconeri si dimostrano ancora i più forti: miglior rendimento interno(punti, attacco, difesa) e miglior difesa bastano a Buffon & compagni per accaparrarsi nuovamente il titolo, a scapito degli avversari che però fanno registrare lo stesso rendimento esterno dei vincitori: non a caso entrambi gli scontri diretti vengono risolti a favore della squadra in trasferta. Ulteriore affermazione in Coppa Italia.
Dominio Juventus che non sembra potersi arrestare, e che si presenta ai nastri di partenza con Cristiano Ronaldo: miglior rendimento casalingo e esterno, e miglior difesa (generale e in trasferta). Il Napoli perde nettamente entrambi gli scontri al vertice, e non riesce mai ad impensierire davvero gli uomini di Allegri, esonerato nonostante 5 scudetti, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane.
Per la seconda volta non vince il campionato la miglior difesa (era capitato nella stagione 06/07): campionato mai in discussione per la Juventus dell’ex nemico Sarri, che stabilisce il primato soltanto per quanto riguarda il rendimento casalingo; l’Inter dell’ex Conte chiude con la miglior difesa (generale, casa ex-aequo con la Juve, trasferta), e miglior rendimento esterno.
Scudetto che torna a Milano dopo 10 anni, sponda nerazzurra: l’Inter fa registrare il miglior rendimento interno e la miglior difesa (generale, casa, trasferta), mentre addirittura il Milan eguaglia il record dei 49 punti fuori casa appartenente ai cugini nella stagione 2006/07, migliorando però lo score delle vittorie (16 a 15).
A valle di quanto riportato, passiamo all’analisi dei numeri, confrontando come anticipato il rendimento della squadra campione di quest’anno (2020/2021 – campionato interamente senza pubblico), con la media della squadra campione dei precedenti anni (dal 2004/2005 al 2018/2019 – campionati con pubblico).
Dal punto di vista dei punti non c’è quasi differenza tra i campionati con pubblico e senza (quanto meno per la squadra vincitrice), visto che l’Inter, con 91 punti è praticamente in media; senza pubblico quindi si segna (e si subisce) molto di più: secondo gli esperti questo fatto deriva dai frequenti cali di attenzione delle difese; in particolare l’Inter campione in percentuale ha subito il 35% in più di gol rispetto alla media, ed ha segnato il 22% in più.
Per quanto riguarda il rendimento interno ed esterno, i valori percentuali sono molto simili tra epoca pre-COVID ed epoca post-COVID; si fanno più punti in casa che in trasferta:
e si segna di più in casa che in trasferta:
L’unico dato che varia è quello relativo ai gol subiti, in quanto l’Inter quest’anno ha subito più gol in casa che fuori:
La teoria comune secondo cui le difese, in assenza di tifosi, risultano meno attente sembra trovare conferma nei numeri. Abbiamo più volte rimarcato quanto sia importante la presenza dei tifosi negli stadi, abbiamo analizzato quanto questi siano decisivi a livello economico e quanto possono esserlo a livello prestazionale. Attendiamo con ansia quindi di vivere grandi emozioni e sprigionare la nostra gioia da tifosi negli stadi delle nostre squadre del cuore.
"NON C'E' ALTRO POSTO AL MONDO DOVE L'UOMO E' PIU' FELICE CHE IN UNO STADIO DI CALCIO" (cit. Albert Camus)