Gli impianti sportivi ricoprono oggi un ruolo fondamentale per la crescita sportiva ed economica dei club. Prima di far riferimento a modelli ben noti in Italia e all’estero inizierò la mia riflessione a partire dalle piccole società.
Probabilmente il deficit di talenti italiani accumulato negli anni è stato in parte dovuto proprio alla mancanza di strutture dei nostri settori giovanili e , prima ancora, delle scuole calcio dislocate in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Per anni le società professionistiche non hanno investito sui giovani e, di conseguenza, negli strumenti che avrebbero consentito la loro crescita nel tempo. Allo stesso modo le piccole società, gravate da una difficile situazione economica, hanno tralasciato investimenti sulle strutture puntando su guadagni ben più immediati (numero di iscritti), per poi sciogliersi quando questa sostenibilità viene meno a causa di situazioni non consone alla crescita educativa e calcistica dei ragazzi. Avere la disponibilità di un campo (o più di uno) significa avere la possibilità di organizzare al meglio ogni seduta di allenamento, nei tempi e negli spazi giusti, oltre che avere un ambiente vivibile dove far crescere i ragazzi socialmente e calcisticamente. La crescita di un settore giovanile di piccole o grandi società passa quindi obbligatoriamente dagli impianti, ricordando che oltre ai risultati economici, senza i quali non potrebbero sostenersi, crescere talenti da avviare al professionismo rimane l’obiettivo principale.
Allargando l’analisi alle grandi realtà, i fatturati monster delle società inglesi e spagnole sono esempio di gestione virtuosa degli impianti che il resto d’Europa cerca di inseguire. In Italia, seppur in ritardo, alcune società, come Juventus, Udinese, Frosinone, Sassuolo, Atalanta hanno investito in strutture, altre hanno avviato progetti per farlo. Avere un impianto di proprietà è la priorità per la crescita economica e sportiva dei club ma, perché?
Risulta chiaro che il coinvolgimento dei tifosi e il loro intrattenimento è sicuramente un fattore chiave e, a questo proposito, le statistiche possono esserci d’aiuto.
Lo studio effettuato da Deloitte ci indica le prime 20 società Europee con il maggior fatturato. Si noti che i ricavi dovuti al “Matchday” e al “Commercial” (merchandising), hanno grande incidenza sul totale, soprattutto per le squadre in testa alla classifica del fatturato. Con uno sguardo attento ai club di casa nostra, si evince una forte dipendenza dagli introiti dovuti ai diritti tv (broadcast). Appare quindi evidente che l’ulteriore crescita delle società italiane passa attraverso l’investimento in strutture che possano coinvolgere il tifoso, trovando così risposta alla nostra domanda.
Dopo aver cercato di valutare il “perché” dell’importanza degli impianti, in questa sezione descriveremo il “come“, attraverso la descrizione di modelli esistenti e progetti futuri.